Aspettando Slow Fish: il mercato dei produttori ad Alassio

30 Aprile 2023

Nel weekend del 13 e 14 maggio ad Alassio va in onda Aspettando Slow Fish: due giorni per addentrarsi nei meandri delle interconnessioni tra mare e terra, riflettere sull’importanza della biodiversità costiera e cogliere nuove prospettive di esplorazione dei territori.

Il vento dell’edizione Coast to Coast corre dalla costa ligure di Levante a quella di Ponente. Alassio anticipa la brezza marina che si respirerà nella quattro giorni di Genova, dall’1 al 4 giugno. Tra i diversi appuntamenti in programma – la conferenza inaugurale, i Laboratori del Gusto alla scoperta del territorio, i workshop per i più piccoli, l’asta del pesce e un trekking sulla Via Iulia – ci immergiamo nel mercato dei produttori locali.

Il Ponente ligure è una terra di meravigliosi prodotti, a partire dal Presidio Slow Food dell’aglio di Vessalico, presente con un proprio stand, fino ai vini e gli oli, il pesto e le birre di Quality Beer Academy, oltre a preparazioni classiche dell’Alassino, come la ventre e la biscetta. Tra i protagonisti del mercato è presente anche lo stand dell’Istituto Alberghiero di Alassio. Ad Aspettando Slow Fish Alassio potete scoprire, assaggiare e acquistare tanti prodotti locali. Un’occasione per lasciarvi trasportare dai sapori autentici della Liguria.

Aspettando Slow Fish: Presìdi, Presìdi e ancora Presìdi

Iniziamo la nostra esplorazione partendo dai Presìdi liguri di Slow Food, sempre nei nostri cuori. Ecco i protagonisti della due giorni alassina

Aparago violetto di Albenga

Inconfondibile, per i turioni medio-grossi e per il colore viola intenso che gradatamente sfuma scendendo verso la base, l’asparago Violetto d’Albenga è una varietà unica al mondo. Il suo colore strano non dipende dalla tecnica di coltivazione, ma è legato al suo patrimonio genetico. E c’è una ragione scientifica che ne preserva la purezza: possedendo 40 cromosomi anziché 20 come tutti gli altri asparagi, il violetto non può incrociarsi con altre varietà e quindi non può imbastardirsi.

Razza cabannina

La cabannina è una razza bovina autoctona genovese. A duplice attitudine (carne e latte), la cabannina produce poco latte, ma di altissima qualità, ottimo per la caseificazione – se ne ricavano una ricotta stagionata e diversi formaggi a latte crudo, senza l’uso di fermenti – e ricco di profumi e di sapori del territorio. È un’eccellente pascolatrice capace di sfruttare gli ambienti più impervi e i pascoli magri e ricchi di arbusti tipici dell’Appennino ligure.

Aglio di Vessalico

La sopravvivenza di questo aglio antico è legata alla volontà di pochi, cocciuti agricoltori, che hanno continuato a coltivarlo in minuscoli appezzamenti abbarbicati in montagna, tramandandosi i bulbi da generazioni, assieme alla tecnica di coltivazione e a quella di confezionamento. Le teste di aglio non sono recise dalla pianta, né mondate del ciuffo, ma confezionate in lunghe trecce (reste): le teste essiccate e selezionate in base alla dimensione sono intrecciate a coppie di due, formando un lungo reticolo arabescato.

Chinotto di Savona

Si coltiva solo nel territorio rivierasco da Varazze a Pietra Ligure, ma è una pianta originaria della Cina. Intorno al 1500, un navigatore savonese la trapiantò sulla costa ligure e qui trovò un ambiente ideale. La varietà, acclimatatasi sulla riviera di Ponente, si dimostrò più adatta alla trasformazione per via delle dimensioni ridotte, della buccia più spessa, resistente e profumata, e della maturazione precoce rispetto alle altre varietà. A partire dal 1877, in pochi anni nacquero molti stabilimenti locali che affinarono l’arte della canditura, ponendo le basi di un’importante tradizione pasticciera.

Pecora brigasca

È un animale rustico, dotato di arti muscolosi e unghielli forti, scuri, adatti al pascolo in zone impervie. L’allevamento tradizionale prevede, infatti, un periodo di sette-otto mesi in alpeggio e di circa quattro mesi in bandia, la zona costiera dove il clima mite permette di mantenere il pascolo all’aperto anche nei mesi invernali. Con il suo latte e con tecniche e attrezzi legati alla tradizione millenaria della transumanza si producono la toma (un formaggio di forma quadrata irregolare conosciuto anche con il nome di sora), la ricotta e il brus.

I prodotti delle De.Co alassine

Al mercato dei produttori locali non potevano mancare due preparazioni tipiche alassine. Ecco allora le biscette di Solva, lievitati a forma di “esse” o, come suggerisce il nome, di un piccolo serpentello. E, ancora, la ventre di tonno di Moglio. I “tonnarotti”, uomini liguri esperti nel taglio e nella cottura del tonno rosso, oltre a portare a casa la loro paga, tornavano a casa con il ventre, il fieltto, il budello, il cuore e le uova del tonno: tutte parti che sarebbero state buttate a mare. Proprio da questi scarti, donne e marinai hanno dato origine al piatto che potete trovare ad Alassio.

Il signor pesto, l’olio e le olive

Da circa 50 anni la famiglia Ramella coltiva il celebre basilico, in serra e a pieno campo. Al mercato dei produttori ad Alassio si possono acquistare sia il basilico appena raccolto sia il delizioso pesto alla genovese fresco, preparato seguendo la ricetta tradizionale.

Si possono inoltre scoprire gli oli liguri di due aziende locali. Damiano Agricola (Borgoratto), una piccola azienda dell’entroterra Imperiese il cui lavoro è strettamente collegato alla coltivazione delle olive taggiasche, da cui si ricava un prezioso extravergine, e che sono anche proposte in salamoia, in polpa o in tapenade. Sempre dall’Imperiese, dalla frazione Riva di Villa Faraldi arriva Goccedolio, azienda e agriturismo ricavati dalla vecchia abitazione dei nonni dei proprietari, specializzata in olio extravergine, olive in salamoia o in paté e altri prodotti come i pomodori secchi sottolio e il pesto con e senza aglio.

La Liguria da bere: il vino e le birre

Ad Aspettando Slow Fish accontentiamo anche gli amanti del vino e della birra. Oltre alle birre selezionate da Quality Beer Academy, main partner di Slow Fish a Genova, con un grande stand allestito al Porto Antico e con il programma di pranzi e cene Coast to Coast organizzate nel suo Craft Beer, Food & Beershop di Via Malta 15r, proponiamo:

  • le birre di Birrificio 44, il progetto nato dalla passione per la birra di tre homebrewers cresciuti per esperienza e professionalità oltre alle mura domestiche. Oggi i tre mastri birrai propongono nove diverse birre che mettono al centro la qualità delle materie prime: acqua purissima, malti selezionati, zucchero e lieviti. Ingredienti base, senza aggiunta di derivati.
  •  infine i vini selezionati dall’Enoteca Regionale della Liguria e Vite in Riviera, una rete che raggruppa diverse aziende vitivinicole e olivicole, ubicate tutte tra le provincie di Savona ed Imperia, con l’obiettivo di divulgare e promuovere i vini e gli oli liguri della Riviera di Ponente.

Aspettando Slow Fish Alassio, 13 e 14 maggio: un’occasione unica per assaggiare l’anima di Slow Fish, a Genova dal 1 al 4 giugno, prima del suo inizio ufficiale.

di redazione, info.eventi@slowfood.it

Organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio della Città di Genova, Slow Fish 2023 è a Porto Antico, Genova, dall’1 al 4 giugno. Iscriviti alla newsletter di Slow Food per essere informato su tutte le novità. #SlowFish2023

Skip to content