Nei giorni di Slow Fish, se avete in programma una sosta prolungata, oltre a consigliarvi una cena in uno dei nostri Appuntamenti a Tavola e un’escursione gastronomica tra le diverse proposte delle Cucine di strada e dei Food truck, non possiamo non segnalarvi tutto il buono che la città ha in serbo per voi.

Ecco allora tutte le Osterie d’Italia di Genova, con le loro proposte di terra e di mare.

Addentratevi nei carruggi del centro, o inerpicatevi tra le alture dell’entroterra genovese. Scoprite le Osterie d’Italia genovesi. Con un’avvertenza: in questa pagina citiamo solo le osterie di Genova, ma ve ne sono molte altre che meritano di essere scoperte. Se volete conoscerle tutte, acquistate la nostra guida o scaricate la App di Osterie d’Italia.

Dove mangiare: tutte le Osterie d’Italia genovesi

Da Pippo
Salita Chiesa di Fontanegli, 13R
Tel. 010 809351
Orario: mezzogiorno e sera, chiuso lunedì
Ferie: variabili

Siamo sulle alture della Val Bisagno, dove il mare sembra lontanissimo. Ma è in un’osteria di campagna come questa che si respira la vera cucina genovese, fatta di verdure, erbe e carni non solo di cortile. Nel giardino e nell’accogliente e ampio dehors si gode della semplicità e della bellezza di questo locale, presente in guida da molti anni.

Il pasto si apre con un piatto di calde panissette fritte e con focaccia alla salvia fatte in casa. Seguono tartare di fassona, acciughe fritte, flan di porri, l’antipasto misto di Pippo, quindi taglierini e ravioli al tuccu genovese, pansotti in salsa di noci e le immancabili lasagne al pesto. Tra i secondi il fritto misto alla genovese (composto da carni, verdure e dolci), l’insalata di stoccafisso, la noce di vitella arrosto e, se siete fortunati, la mitica cima. Si chiude con baci di dama, panna cotta e cheesecake al pistacchio. Per i vini chiedete a Cristian che, da grande appassionato, non vi deluderà.

Il genovese
Via Galata, 35R
Tel. 010 8692937
Orario: mezzogiorno e sera, chiuso domenica
Ferie: variabili

Si trova in una posizione strategica per essere raggiunto dai mezzi pubblici: bus, treno, metrò fermano a non più di 500 metri. L’osteria si sviluppa su due piani collegati tramite una scala a chiocciola, l’ambiente è informale e accogliente. È possibile accomodarsi nel dehors dell’adiacente piazza Colombo, accanto a un restaurato barchile (abbeveratoio per cavalli) del 1643.

Si utilizzano Presìdi Slow Food quali la carne di cabannina, l’aglio di Vessalico e lo sciroppo di rose. L’offerta spazia da Levante a Ponente, abbracciando idealmente tutta la Liguria. Sotto la regia di Roberto Panizza, coadiuvato dal fratello Sergio e da Dario Fichera, si preparano piatti della tradizione quali le trippe fritte, le trofie di farina di castagne e i testaroli della Lunigiana conditi con il pesto, i croxetti con salsa di pinoli, la capra con fagioli di Pigna, i ravioli di cabannina al tuccu genovese, lo stoccafisso accomodato. Grande selezione di vini liguri dai ricarichi onesti.

Il Michelaccio
Via Frugoni, 49
Tel. 010 5704274
Orario: mezzogiorno e sera (sabato solo la sera), chiuso domenica
Ferie: variabili

Bellissimo ristorante dal design singolare e molto accogliente, si trova a cinque minuti dalla centralissima via XX Settembre. L’atmosfera è informale ma raffinata, il personale di sala è gentile, molto preparato e professionale. Interessante e ben fornita la carta dei vini naturali e biodinamici, altrettanto notevole l’oculata scelta di succhi e distillati.

Fantasia e stile distinguono la cucina di Fabio Fauraz, profumi e sapori di spezie di terre lontane si sposano con quelli della tradizione genovese e ligure. Il menù, sempre in evoluzione, è esposto su una lavagna. Il pesto non manca mai. Tra le portate spiccano la sardenaria, la porca pancetta (un salume di loro produzione), gli spaghetti tiepidi con muscoli, pepe e limone, il ramen di trippe, il minestrone alla genovese, le lattughe in brodo, il brandacujon, la calamarata alla genovese di polpo, la battuta di manzo all’antica. Al momento del dolce, da non perdere la panera.

La forchetta curiosa
Piazza Negri, 5R
Tel. 010 2511289
Orario: mezzogiorno e sera (domenica solo a pranzo); non ha giorno di chiusura
Ferie: variabili

Posizione invidiabile per questa vivace osteria contemporanea che rispecchia la personalità del titolare Roberto Gillo: ci troviamo infatti accanto a stradone Sant’Agostino, di fronte all’omonimo museo e al Teatro della Tosse. L’influsso “artistico” arriva anche in cucina dove, partendo da ingredienti e ricette territoriali, si ottengono piatti originali.

Le acciughe impanate e fritte, aperte “a libro”, sono più che classiche, ma il gioco delle rivisitazioni va dagli antipasti al dessert: citiamo la capponadda con aggiunta di bottarga, il baccalà mantecato con pesto e crumble di taggiasche, lo spaghettone senatore Cappelli all’amatriciana di polpo, la frittura di totani e panissa (impasto di farina di ceci), la seppia con purè di capperi e friggitelli croccanti. La mousse di prescinsêua e il cubeletto (cestino di pastafrolla di solito ripieno di confettura di albicocche, qui sostituita da frutta fresca) rientrano nel capitolo dolci. Estesa la cantina, esclusivamente dedicata ai vini naturali.

La lanterna
Salita San Siro, 12R
Tel. 010 4075543
Orario: pranzo, dal giovedì al sabato anche sera, chiuso la domenica
Ferie: un mese tra luglio e agosto

Da piazza Fossatello, addentrandosi nel vicolo di salita San Siro (che conduce all’omonima basilica) si incontra questa antichissima osteria. La gestisce Andrea Cogorno, cuoco assai talentuoso, con trascorsi di altissimo livello nella ristorazione genovese. Tre salette con tavoli ben distanziati, ambiente semplice come si addice a un locale in area portuale, prezzi e ricarichi sui vini contenuti.

La tradizione e il territorio sono il filo conduttore della cucina di Andrea: trofie al pesto con patate e fagiolini, pansotti in salsa di noci, minestrone, insalata di panissa, trippe, stoccafisso accomodato, bagnun di acciughe, frittura di acciughe, gamberi e totani sono le proposte più usuali, ma l’estro dello chef e la mattutina visita in darsena, per rifornirsi dal peschereccio di fiducia, danno vita a proposte estemporanee e altrettanto invitanti come il freschissimo taglierino verde con pomodorini e bianco di orata, nobilitato da un meraviglioso olio extravergine delle valli imperiesi.

La voglia di Genova – A Coae de Zena
Salita Coccagna, 10R
Tel. 010 0926699
Orario: sera, dal venerdì a domenica anche pranzo, chiuso lunedì
Ferie: variabili

Simpatia, accoglienza e genuinità è quello che troviamo in uno dei vicoli più suggestivi del centro storico. Maurizio ed Enrica, grandi sostenitori della tradizione, propongono una cucina di qualità fatta di molta esperienza. L’osteria ha volte in mattoni e pietra; in estate si allestisce anche un dehors nella graziosa piazzetta Coccagna. Da segnalare la ricerca relativa ai vini naturali.

Il pane, la focaccia e la pasta fresca sono fatti in casa. In apertura panissa fritta, un misto di salumi artigianali locali, le acciughe in scabeccio, il fagottino di cipolle e prescinsêua su salsa al parmigiano. Buoni poi le trenette avvantaggiate condite al pesto, i ravioli al tuccu genovese, i pansotti in salsa di noci, i taglierini al tuccu di polpo e crema di basilico. Sempre presente il coniglio alla ligure. Imperdibili il brandacujun e la capponadda: quest’ultima, preparata con il tonno fresco al posto di quello conservato, è ineguagliabile. Fra i dolci da provare i canestrelli.

Macelli 44 – Agri-bistrot
Via dei Macelli di Soziglia, 48-50R
Tel. 010 403848
Orario: mezzogiorno e sera, domenica solo pranzo; chiuso: lunedì-mercoledì
Ferie: variabili

Con il sogno di recuperare dei terreni abbandonati nell’entroterra genovese, una ventina di soci nel 1983 ha fondato la Cooperativa agricola Monte di Capenardo. Sono state bonificate aree dove adesso gli animali pascolano allo stato brado, nel pieno rispetto della sostenibilità dell’ambiente. A oggi siamo a più di 150 ettari di pascolo, con diverse varietà di animali, perlopiù bovini. L’intuizione di puntare sul biologico aderendo all’Aiab è stata vincente.

L’osteria si trova nel cuore della Maddalena, in pieno centro storico. La proposta di Stefano Chellini vede ovviamente la carne protagonista. Una rete di produttori biologici, che condivide gli stessi ideali della cooperativa, approvigiona il bistrot con verdure, vino, olio. Completano l’offerta crostini, taglieri di salumi e formaggi bio, carpacci, battuta al coltello semplice, con fonduta di pecorino o con maionese e acciughe, dolci casalinghi quali bavarese e biancomangiare. Accanto ai vini buone birre artigianali.

Mangiabuono
Vico Vegetti, 3R
Tel. 010 2530501
Orario: mezzogiorno e sera; chiuso sabato a pranzo e domenica
Ferie: una settimana in agosto, una in inverno

Genova, centro storico: questo piccolo locale rappresenta la classica osteria dei tempi passati, con piccoli tavoli, servizio veloce e informale, tanta attenzione per le ricette antiche e per le preparazioni semplici ma non banali. Caratteristico lo spartano spazio esterno che permette il servizio anche nei mesi meno caldi.

La proposta gastronomica non si rivolge agli amanti del pesce, ma a coloro che sanno che a Genova la cucina è prettamente di terra: uniche concessioni al mare le acciughe preparate in vari modi e lo stoccafisso alla Mario. Per il resto spiccano il minestrone con il pesto, i testaroli, i ravioli al tocco, i taglierini verdi e, per secondo, l’imperdibile cima con insalata russa, il fegato a l’aggiadda, le trippe alla genovese, i brasati di carne con purè, il coniglio alla ligure. Si conclude con crostate di frutta fresca, zabaione al Moscato, torta al cioccolato o gelato di mele e Calvados. La carta dei vini è ben articolata; non manca qualche chicca scovata dagli appassionati titolari.

Ostaia a Ribotta
Salita San Gerolamo, 2R
Tel. 010 2513828
Orario: sera, sabato e domenica anche pranzo; chiuso lunedì
Ferie: 10 giorni a gennaio-febbraio

Gianluca da più di trent’anni è un protagonista della ristorazione genovese, fra i primi a educare i giovani al bere bene. Oggi la cantina dell’osteria conta circa 500 etichette proposte a un ottimo prezzo. L’ambiente è semplice, curato e molto ospitale. Impagabile mangiare nel dehors nel periodo di fioritura del vecchio glicine.

Michela prepara curati piatti della tradizione. Battuta di fassona, cappon magro e muscoli ripieni sono ottimi per iniziare. Seguono i tradizionali gnocchetti di castagne al pesto, i ravioli di borragine al tocco, le originali trofie nere con calamari. Le tomaxelle di pesce spada sono un’interessante interpretazione della tradizione; in alternativa, acciughe impanate e fritte, fritto misto o totani ripieni di cipollotto e fave. In chiusura meritano la marquise al cioccolato e caffè e la crostatina con crema di limone e lamponi.

Ostaia de Banchi
Vico Denegri, 17R
Tel. 010 8540468
Orario: mezzogiorno e sera; chiuso domenica sera e lunedì
Ferie: fine agosto, 10 giorni dopo l’Epifania

Chissà quante storie avrebbe da raccontare questa osteria per i suoi 600 anni di vita! Oggi riderisce la passione per la cucina e per la tradizione enogastronomica di Sergio e Stefano: nei loro piatti ritroviamo il gusto delle antiche ricette sia di terra sia di mare. Sergio si occupa della sala e della carta dei vini: ben selezionale le etichette naturali liguri. Bella la scelta di birre artigianali regionali.

Pane e focaccia sono fatti in casa. Nella cucina a vista Stefano trasforma sapientemente il pesce del Mar Ligure in zuppe, sughi e secondi piatti, in base a quello che offre il mercato locale. Stessa filosofia per realizzare succulenti insalata di trippa, mandilli col pesto e coniglio alla ligure, con minuziosa ricerca di piccoli produttori del territorio. Meritano anche il cappon magro e lo stoccafisso al verde. Il tiramisù qui si trasforma: la prescinsêua prende il posto del mascarpone e il dolce diventa prescinsù, veramente godurioso. Notevole inoltre la torta all’erba luisa e zabaione.

Rosmarino (Alleanza Slow Food dei Cuochi)
Salita del Fondaco, 30
Tel. 010 2510475-339 8301524
Orario: mezzogiorno e sera, chiuso domenica
Ferie: variabili

A due passi da piazza De Ferrari, questo piccolo locale ben curato è un ristorante moderno che rivisita la tradizione genovese con un menù variabile secondo stagione. Piacevole la rotazione di piatti del giorno pensati anche per una clientela ricorrente. Durante l’estate il servizio si estende all’esterno, con vista sulla più famosa fontana della città. La sala è curata da Felice che saprà consigliarvi al meglio.

Già dagli antipasti sceglierete fra ricette tradizionali e moderne riprodotte da Alessandro, quali il brandacujun, la tartare di fassona con prescinsêua e nocciole, lo sformato di funghi con fonduta di toma, il cundigiun, il vitello tonnato croccante. A seguire sempre presenti la lasagne Rosmarino e le trofie al pesto genovese. Per secondo sono un vero piacere l’asado di vitello alla ligure e gli spiedini di calamari. Ottimi in chiusura l’ananas marinato, il cremoso fondente ai lamponi e i canestrelli con il passito. Buona scelta di vini.

Sa Pesta
Via dei Giustiniani, 16R
Tel. 010 2468336
Orario: solo a mezzogiorno, chiuso la domenica
Ferie: agosto

Già affacciandosi alla porta di ingresso si intuisce la “doppia anima” di questa osteria di antichissima tradizione, poiché si scorge l’imponente forno a legna in mattoni refrattari, regno di Paolo Benvenuto che qui prepara la farinata e tanti altri piatti. In sala coordina il servizio Antonella (sorella di Paolo), mentre in cucina c’è suo marito, Riccardo Fanciulli.

La farinata, il polpettone di patate e fagiolini, le torte e i ripieni di verdura, le acciughe ripiene o impanate, sono tutti protagonisti di un invitantissimo “misto forno” servito come entrée o piatto unico. In aggiunta, o in alternativa, non mancano i classici primi e secondi della tradizione genovese: minestrone, pasta al pesto, trippe in umido, cima, stoccafisso, un originale baccalà con olive, pinoli, maggiorana e prescinsêua. Buono d’estate il vitello tonnato. I vini sono in prevalenza liguri.

Trattoria delle Grazie
Via delle Grazie, 48
Tel. 010 8698240
Orario: mezzogiorno e sera; chiuso lunedì e martedì a pranzo, mercoledì
Ferie: variabili

In un carruggio a due passi da piazza Cavour, vicino al Porto Antico, l’osteria ha volte in pietra e mattoni che catturano immediatamente l’attenzione: palazzi che hanno secoli di vita custodiscono molti locali come questo. L’arredamento è semplice e accogliente. Oltre ai tavoli, è disponibile un bancone centrale con una cappa di rame centrale, dove condividere il pasto insieme ad altri ospiti.

Qui si può gustare la più classica cucina genovese. Le proposte variano seguendo l’alternarsi delle stagioni. La cima e le lattughe ripiene sono un’immancabile certezza. Le paste fresche sono fatte in casa: tra queste, i mandilli de saèa con il pesto, i taglierini neri al sugo di muscoli, i pansotti in salsa di noci. A seguire, sono da provare il cappon magro, le frittelle di baccalà, il bis di acciughe impanate e ripiene, la trippa in umido, lo stoccafisso Vecchia Genova, lo stracotto alla genovese. I dolci sono casalinghi. Discreta carta dei vini dai prezzi onesti; disponibile anche uno sfuso.

Vegia òstàia da o Poulu
Via Superiore Gazzo, 30
Tel. 392 9473588
Orario: sera, sabato e domenica anche pranzo; chiuso domenica sera e martedì
Ferie: tra agosto e settembre, 3 settimane dopo Capodanno

La famiglia Gaione conduce saldamente questa piccola osteria sulle alture di Sestri Ponente. Roberto gestisce la sala, il fratello Maurizio prepara pane e croccante farinata nel forno a legna, i genitori Giuliana e Gianfranco sono ai fornelli: il tutto per una cucina semplice e piena di contenuti. In estate i tavoli sono posizionati nel prato adiacente il locale.

La spesa viene fatta giornalmente e, a seconda della materia prima reperita, viene imbastito il menù. L’antipasto si compone di un assaggio di brandacujun, sardenaira, farinata e acciughe marinate. Le paste sono tirate a mano da Roberto: da provare i ravioli con un toccu molto tirato a lenta cottura, i pansotti in salsa di noci, i cappelletti con il sugo bianco. Il pesto non manca mai. In alternativa, validi il minestrone e gli spaghetti con sugo di acciughe. Seguono il coniglio ripieno, lo stoccafisso accomodato, le acciughe impanate, la sabrina farcita. Dolci casalinghi: ottime la torta di limone e meringa e la crostata. Buona scelta di vini naturali e non.

Organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio della Città di Genova, Slow Fish 2023 è a Porto Antico, Genova, dall’1 al 4 giugno. Iscriviti alla newsletter di Slow Food per essere informato su tutte le novità. #SlowFish2023

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