In Italia, e non solo, i pescatori si sono spesso organizzati in cooperative della pesca, più o meno grandi. Nella stessa Liguria la cooperazione nella pesca vanta una significativa consistenza, dalla Cooperativa Miticoltori Spezzini alla cooperativa dei pescatori artigianali di Noli, per citare solo alcune esperienze.
Oltre alle capacità imprenditoriali, ciò che accomuna tutte queste cooperative della pesca è, da sempre, la funzione di difesa dell’ambiente marino e delle sue specie. Lo stesso obiettivo perseguito dalle tante esperienze di ittiturismo presenti nel Mar Ligure, che svolgono anche l’importante funzione di educare il pubblico di tutte le età alla meraviglia di una risorsa che va preservata.
Tuttavia, molte cooperative devono oggi affrontare sfide sociali ed economiche, oltre che ambientali, che possono pregiudicarne la stessa esistenza. Il pesce è sempre meno, di taglie inferiori, le risorse sono stressate dalla crisi climatica o dalle problematiche derivanti dagli allevamenti intensivi, la burocrazia complica la vita, ai pescatori è difficile far valere i propri diritti e vedere riconosciuta la diversità delle loro tecniche artigianali. Tra sfide e criticità, ecco i protagonisti di questo incontro “La parola ai pescatori”.
La parola ai pescatori
- Marcos Loichtl, per i pescatori del Presidio della pesca artigianale del Golfo di Noli appartengono a una cooperativa antichissima, fondata all’inizio del Novecento come società di mutuo soccorso, e sono gli eredi di una grande tradizione. Per ogni tipologia si usano sistemi diversi – tramaglio, reti a imbrocco e incastellate, palamiti, nasse e sciabiche, reti antichissime di origine araba, e ancora lenze, palamiti e palangari.
- Paolo Varrella, per la cooperativa dei mitilicoltori spezzini, che amano definirsi gli “agricoltori del mare”. Una novantina di soci che, nel Golfo di La Spezia allevano muscoli e ostriche, continuando una tradizione più che centenaria e abbinando ai metodi antichi strumenti contemporaneissimi di monitoraggio ambientale
- Luca Lanteri, phd presso l’Università di Genova
- Roberto Arecchi, coop il Sole, ittiturismo all’Amo di Genova Sestri Ponente
L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Per partecipare, è gradita la prenotazione online (basta cliccare sul bottone “Registrati” e lasciare la propria mail). Vi consigliamo di presentarvi 10 minuti prima dell’inizio dell’evento. L’organizzazione si riserva di riassegnare il posto in caso di assenza entro 5 minuti dall’inizio.
Organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio della Città di Genova, Slow Fish 2023 è a Porto Antico, Genova, dall’1 al 4 giugno. Iscriviti alla newsletter di Slow Food per essere informato su tutte le novità. #SlowFish2023
Altre informazioni
Lingue dell'evento: IT, EN
Piazza delle Feste - Ponte Embriaco - Genova (Italy )
GPS: 44.4089431, 8.9274911