Il contributo che i pescatori artigianali di piccola scala possono offrire alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della biodiversità è importantissimo. Ce lo insegnano numerose esperienze attive nel Centro Italia che hanno contribuito alla preservazione di molte specie a rischio e dell’ambiente costiero.
Tuttavia, molti di questi pescatori devono oggi affrontare sfide sociali ed economiche, oltre che ambientali, che possono pregiudicarne la stessa esistenza. Il pesce è sempre meno, di taglie inferiori, la burocrazia complica la vita, ai pescatori è difficile far valere i propri diritti e vedere riconosciuta la diversità delle loro tecniche artigianali. Tra sfide e criticità, ecco i protagonisti di questo incontro “La parola ai pescatori”.
La parola ai pescatori
- Roberto Rubegni, per i pescatori del Presidio del mosciolo selvatico di Portonovo. Ad Ancona, i moscioli sono le cozze o mitili (Mytilus galloprovincialis), “selvaggi”; quelli cioè che si riproducono naturalmente e vivono attaccati agli scogli sommersi della costa del Conero. Il Presidio è nato nel 2004 ma negli ultimi anni ha avuto un successo molto superiore alle aspettative. Oggi la sia sopravvivenza è messa a rischio dalle mareggiate da un lato, dalla pesca selvaggia dall’altro. La richiesta di moscioli è cresciuta continuamente e con essa la produzione. Il tutto comporta rischi concreti per la conservazione futura del mosciolo.
- Leonardo Cavero, per la comunità dei pescatori artigianali dell’Isola del Giglio, un habitat ricco di biodiversità e di bellezza, tra baie e fondali rocciosi popolati da pesci di vario tipo e foreste di coralli da cui dipendono tantissimi organismi, spesso piccoli e non facilmente visibili ad occhio nudo, ma anche un ecosistema fragile, le cui risorse vanno promosse mantenendo i delicati equilibri ecologici
- Walter Rossi, assessore alle attività produttive
- Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della pesca di Viareggio, impegnata in un percorso teso a minimizzare lo sforzo di pesca, riducendo l’impatto delle attività sull’ecosistema marino e terrestre, e sostenendo al contempo la redditività delle imprese associate, in particolare quelle di piccola pesca artigianale
- Annalisa Malfatti, presidente della Cooperativa C.O.P.A.V.
Modera: Marco Dadamo, membro del Advisory Board di Slow Fish
L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Per partecipare, è gradita la prenotazione online (basta cliccare sul bottone “Registrati” e lasciare la propria mail). Vi consigliamo di presentarvi 10 minuti prima dell’inizio dell’evento. L’organizzazione si riserva di riassegnare il posto in caso di assenza entro 5 minuti dall’inizio.
Organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio della Città di Genova, Slow Fish 2023 è a Porto Antico, Genova, dall’1 al 4 giugno. Iscriviti alla newsletter di Slow Food per essere informato su tutte le novità. #SlowFish2023
Altre informazioni
Lingue dell'evento: IT, EN
Piazza delle Feste - Ponte Embriaco - Genova (Italy )
GPS: 44.4089431, 8.9274911