In Sicilia, nel Trapanese, in molti comuni si è affermata nel tempo la tradizione del cous cous, in una deliziosa versione che esalta il sapore del pesce.
Non è facile stabilire con esattezza la data di origine del cous cous, ma la sua storia sembra affondare le radici circa un millennio fa. È una tradizione molto radicata nelle culture di Marocco, Algeria e Tunisia. Dall’Africa, arrivò in Sicilia, a partire dalla dominazione araba. Si diffuse soprattutto nell’Ottocento, importato dai pescatori. Oggi rappresenta, a tutti gli effetti, una pietanza della tradizione siciliana.
A guidarci nella preparazione di questo piatto, partendo dall’incocciatura a mano della semola, è Pino Maggiore, estroso chef di Cantina Siciliana, che passo passo mostra la preparazione dell’autentico cùscusu alla trapanese, il piatto simbolo della città siciliana. Dopo ore di preparazione insieme al brodo di pesce, la semola riesce a donare un’autentica sinfonia di sapori per il palato.
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