I pescatori artigianali vivono a contatto con l’acqua per 365 giorni all’anno.
Se ci occupiamo del benessere degli ecosistemi acquatici, pertanto, è fondamentale ascoltarli e comprenderne il punto di vista su temi importanti quali la biodiversità ittica, la crisi climatica, l’arrivo delle specie aliene…
Ed è altrettanto importante ascoltarne le istanze perché spesso chi svolge questo mestiere si trova in difficoltà, tra rarefazione delle specie, mutamenti ambientali, difficoltà nel far valere i propri diritti e vedere riconosciuta la diversità delle loro tecniche artigianali. Per questo a Slow Fish diamo la parola ai pescatori.
Dalle acque del Mar Ligure a quelle delle coste marchigiane e toscane, dalla Sicilia alla Campania, dove è attestata una tecnica di pesca chiamata magghia in un caso, menaica nell’altro, promossa da due Presìdi Slow Food, fino ai pescatori di lago che, da un caso all’altro, devono affrontare problematiche estremamente diverse.
Ascoltiamo i pescatori artigianali. E ricordiamo che essi stessi sono una specie da tutelare!
Gli appuntamenti sono gratuiti e aperti a tutti gli interessati. Per partecipare, è gradita la prenotazione online (basta cliccare sul bottone “Registrati” e lasciare la propria mail). Vi consigliamo di presentarvi 10 minuti prima dell’inizio dell’evento. L’organizzazione si riserva di riassegnare il posto in caso di assenza entro 5 minuti dall’inizio.